lunedì 26 maggio 2014

Seppur in ritardo...

Seppur in ritardo, rispondo a tutti i messaggi che mi arrivano alla casella postale;
Seppur in ritardo, recensisco le storie che voglio recensire;
Seppur in ritardo, cerco di portarmi avanti col lavoro perché so che non voglio far passare troppo tempo tra un aggiornamento e l'altro;
Seppur in ritardo, rinuncio alla mia vita sociale per finire e per postare dei capitoli che, infondo, leggerò solo io;
Seppur in ritardo, rinuncio a leggere libri anche a casa;
Seppur in ritardo, attendo la risposta di un messaggio inviato il 27 marzo;
Seppur in ritardo, cerco di convincere gli "scrittori" di EFP che la cosa più importante in una storia siano i contenuti e la passione con cui si scrive, non il banner e l'abbigliamento del protagonista;
Seppur in ritardo, mi documento su ciò di cui parlo e - se devo descrivere un determinato cibo - lo mangio anche se mi fa schifo;
Seppur in ritardo, ammetto che le mie storie non sono le migliori mai lette;
Seppur in ritardo, so che il numero di storie che vengono più lette ed "amate" sono quelle che contengono più cliché perché sono quelle più facili da leggere (un esempio? Ora va di moda la Sindrome di Stoccolma. Nessuno di quelli che ne scrive sa esattamente cosa sia, però, ehi, va di moda!) e che schizzeranno subito in cima alle classifiche per motivi, anche se sono sgrammaticate, irrealistiche ed illeggibili sotto ogni punto di vista. Ma... ehi, figo!